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venerdì 17 ottobre 2008

“OCCORRE ELEVARE QUALITA’ INFORMAZIONE” AL CONVEGNO DEL CORECOM DI BASILICATA PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “I TELECOMANDATI” DI ORESTE LO POMO

Articolo raccolto da Lucanianews24


“Occorre un energico impegno dell’Agcom, del Comitato tv e Minori, dei rappresentanti delle grandi televisioni, delle tante associazioni nate a tutela dei minori per migliorare ed elevare la qualità delle trasmissioni televisive destinate ai minori, aiutare le famiglie e i minori ad un uso corretto ed appropriato del mezzo televisivo, consentire una scelta critica dei programmi, assicurare contributi positivi allo sviluppo della personalità dei minori e per evitare messaggi che possano danneggiarli”. Lo ha detto la presidente del Corecom della Basilicata, Loredana Albano, partecipando alla presentazione del libro del giornalista della RAI Oreste Lopomo “I Telecomandati”.

“La tutela dei minori riguardo alla comunicazione mediatica – ha detto Albano - è una delle attività del Corecom, che ha quindi offerto con piacere il proprio contributo su un tema di particolare problematicità ben affrontato nel volume di Oreste Lo Pomo. ‘La stampa ha creato l’infanzia’, suggeriva Postman in un bellissimo libro sulla ‘scomparsa dell’infanzia’. Salvo poi aggiungere che la televisione sta annullandola. Mi ha colpito questa considerazione e, se è vero che la critica al mezzo televisivo è in qualche motivo ricorrente nell’opera di influenti pensatori contemporanei, resta di particolarissimo valore l’aver riconnesso il triste spettacolo di un’infanzia tante volte offesa, se non rinnegata, con l’influenza dei nuovi media”.

“A livello locale come in ambito nazionale – ha concluso la presidente del Corecom - non ci si può limitare ad un’attività di controllo e di censura. Dobbiamo proporre esempi positivi. Penso alla strada intrapresa da alcuni Corecom che premiano e supportano una programmazione confacente ai bisogni formativi dei più giovani. Non basta sanzionare: vi è la necessità di far familiarizzare gli studenti ed i più giovani con le nuove frontiere della comunicazione. Quest’interesse spesso confligge con linguaggi e immagini, usati dai mass media, non adatti al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. In questo delicato equilibrio tra modernità dei messaggi e liceità della comunicazione si gioca la sfida a cui tutti siamo chiamati: rappresentanti istituzionali, emittenti, utenti. Forse è questa l’essenza del libro di Lo Pomo”.

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